Se ne va
su solchi sottili
sopra foglie umide di brina
l'uomo della pioggia
la pelle come scorza d'autunno
tra le ciglia un lucore perlaceo
incede lento
in quelle stelle taciturne
testimoni d'oblio.
Tocca i pensieri di opache stagioni
dormendo disteso su un sogno
e dondola
sul mormorio della vita
in quell'oscurita' che annulla i silenzi
passeggiando sul dolore
attardandosi sulle spine
e sfila il suo domani
cercando il suo passato
mascherando l'amore
in quelle gocce che scendono sul viso
sbocciate dai suoi occhi
in tiepide mattine d'inverno
amante illuso
dell'ultima poesia della notte.