Eppure...
Qualsiasi destino
abbia costruito se stesso
nel ventre e sulla pelle
d’un essere vivente
la perdita momentanea del suo fiato
alle nostre orecchie
rende la notte paladina di se stessa
e l’attesa del giorno
una crociata
per lo spirito.
Lampo!
Non lasciate che vi sfugga
Esso si manifesta
tra le fessure
di sorrisi bianchi e piccoli
Esso si cela
tra i rami e non brucia
Esso schianta
e pervade
e carezza
e colma
Non lasciate che vi penetri
se non potete sopportarne
il repentino abbandono
Non dategli la pace della rassegnazione
Non fissatene le ombre
Non dategli una forma
né un nome
né uno spazio
né un attimo
ma prostratevi a lui
seduti su un trono
Ché solo un vero Re piega il suo capo
al cospetto dell’anima
bambina