Non voglio
avvelenare più la vita,
con il fiele di antichi ricordi
d’amori perduti.
Batte la lingua
dove il dente duole.
Non voglio più
aver memoria
di quei baci dati
sapore di mandorle amare,
cioccolatini
ripieni
con liquori
di bottiglie senza tappo.
Se debbo dare colpe,
or lucida di mente,
le do a me stessa,
troppo dispensai sangue
a piccoli vampiri,
senza mettermi al collo
la collana d’aglio.
Certi uomini
debbono esser trattati
come meritano.
Tabula rasa
ora è la memoria,
risorta, rinnovata,
respiro l'amore.