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A Marco

"Padre... Madre stretti,
per un figlio voluto bramato e cercato,
tra mille insidie finalmente trovato.
Baule aperto con mille tesori,
mille le isole ancor da scoprire,
trappole buie da scavalcare
acque stagnanti da odorare.
Sprazzi di luci alla vista ogni tanto,
vivere è bello tra un sorriso e un pianto,
tanti i pensieri la voglia di fare,
così il vecchio detto nel mezzo c'è il mare.
La barca e il timone tu tieni per mano,
al vento la vela lo sguardo lontano,
all'orizzonte baciato dal cielo
il sole dorme le ombre distorte.
Cala la notte i mali più bui,
la luce scompare
la testa e la mente la morte ti appare,
falso il pensiero dipinto di nero.
Ricolmo il baule dei mille tesori
l'oro di vita le tasche rigonfie,
braccia allungate le mani tese,
l'amore vecchio dal cuore grandioso
a te donato... non domandato.
Tu sei il figlio bramato e voluto,
scrivi di penna disegna il futuro
come un bel libro si legge e si impara,
conquista momenti,
la vita non’ è sempre amara.

 

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