Fitte ragnatele amorfe,
dove io mi perdo,
in estenuanti proiezioni di nulla,
ora che un destino incerto
mi è stato dato,
per incontrare il tuo destino.
Cerco il ragno amico
che mi ha reso prigioniero,
tessendo tele d'amore e ipocrisie,
dove io potessi rifugiarmi
per poter morire.
Ma tu non hai avuto il mio destino!
In qualunque momento hai vissuto,
un amore che non era il mio,
nè mai hai potuto perderti
in un corpo che fosse mio,
anche se effimere forme d'amore
riuscivi stranamente ad intravedere in me.
Si ferma ora la mia vita,
in solitudine e tormento,
tra spiragli di luce e metamorfosi di niente,
dove tu non sei, non sarai mai!