Genuflessa
avvolta in una pelle
d’asino
non ho la volontà
campestre
né quella d’un marinaio
nostalgico
ma spero nella penetrazione
sconnessa
del mio alluce nelle
pantofole
spero nell’accorgimento d’un fato
Impegno
distoglimento
cattura
Spero e sperpero
dozzinali momenti di freddo
alternati
sottili
Potrebbe prendermi
quel vento fossile
disdegnoso e complicato
sabotare le mie scogliere ancestrali
differirle
manipolarle
indurle
alla libera professione umanoide
Corroderla
fonderla
E così nessuna
collisione
Nessuno scoppio
nessuna colomba
bianca
né ramo d’ulivo
né
fiato
Niente
di niente
Un bisturi
lento
e preciso…