Quando sento il Tuo leggero re spiro
anima re
i celesti corridoi dei miei occhi
spezzo
immediata mente
tutte le mie catene
inseguo
con un candelabro
acceso
in tutto il mio castello
lungo le scalinate di oscure stelle
spente
bruciando gli arazzi
sulle pareti delle mie nudità
il Tuo spirito
il Tuo non corpo
donandoti la mia carne
nel supplicante bacio
d’un caldo passionale labbro
manifesti
nei nostri cuori
sanguinanti
la Tua serena divina luce