Sonnecchia l’anima distratta
quando parcheggio la mia mente stanca
sul fior che sboccia nel segreto
del suo breve innocente splendore.
Dei mille ricordi seppelliti
greve sento il solfeggio;
prendo per mano il bene
che vigor di vita alimentava,
assorto e muto,
passeggio compiaciuto
tra le fasce amene
dell’ orto solatio
vivaio della mia poesia.