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Stanza oscura

Apro gli occhi
è rimasto solo il rumore di un ricordo
troppo breve e finito in questa casa.
Eccomi
ci guardiamo
ma non ci troviamo
le nostre anime cozzano contro lo specchio umido.
Era tutto così facile,
io, tu, un letto e la giornata passava,
poche parole,
finti sorrisi,
sguardi feroci,
una storia scritta con inchiostro trasparente e muta.
Perduti ma sempre vicini,
sorretti da una voglia,
come lupi affamati.
Eccoci
schiavi
succubi di nuove voglie
solo animali
senza ragione
senza umanità
solo istinto carnale.
Tu fuori da ogni mia voglia
come cemento annacquato
latrina sudicia
alcol la sera
vomito la mattina.
Voglie diverse e
pensieri impensabili.

Scorticato da una nuova caduta.

È rimasto solo il rumore
di un ricordo troppo breve e finito
in questa stanza ferita.

 

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