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A maj 7/8

Spezzo la voce
con quattro o cinque boccate
il fumo atroce
entra e spande, il mio
silenzio infrange

silenzio

alla mia destra, sempre,
opposto un bimbo piange

Infrangere gli specchi
come vasi di lucciole
una risata
in faccia alle stelle,

sulla mia testa
sempre quelle.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 12/11/2009 17:38
    Il bambino che piange sei tu? o una proiezione delle immagini del fumo? triste ma forse proprio per questa bella
  • vincenzo rubino il 27/10/2009 14:18
    grande musicalità nella prima strofa... mi piace, a presto
  • Anonimo il 26/10/2009 21:59
    il bimbo forse piange le schegge di lucciole dell'infanzia.. la fantasia lucente che fu... ma l'ignoto non sta in un vaso..
    altro e' quella espansione di vita che ci sovrasta.. ferma e immutabile all'occhio ma in continuo divinere.. e ci spezza la voce il silenzio che infrange... gli specchi..
    Mia lettura..
    bravissimo
  • Anonimo il 26/10/2009 12:37
    bella poesia. complimenti, caro Samuele

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