Attraverso strade,
con l'amore nell'anima,
con le mie mani di sangue,
apro fiumane e voragini,
con questi miei occhi
colgo il mio divenire,
bambino, vecchio,
senza mai essere adulto.
Mi chiedo chi sono?
Quanti deserti e solitudini
dovrò attraversare,
quanto mare salato
e lacrime senza sguardi.
Raccolgo fiori di campo,
in un dialogo senza parole,
ascolto lo spaventapasseri
narrarmi il fuire di stagioni
che hanno compiuto il loro corso.
Tu con occhi d'ebano mi guardi,
versandomi il vino della memoria,
con parole d'amore mi parli,
con mani di terra mi accarezzi,
per non dimenticarmi!