username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Solo un idea.

Addio infelici percorsi
Addio estreme congetture
Saltate sul capo nudo
e correte in braccio alla Madre;

un rifugio al mio tormento,
una casa sulla mia schiena
ove rinchiudere le feroci menzogne.
Perchè non è sola la mia paura di vivere,
l'accompagna la vergogna per il non-vivere.
Perchè di rimedi non ne conosco
nè sono certo di volerne assumere.

Oh dannata malattia!
Resterò vedovo inconsolabile di me stesso,
piangerò con un solo occhio
cercando amici e compagni con l'altro occhio bendato.

Sarò fango avvizzito sulle mammelle della Musa
Sarò i pianti dei bambini cresciuti
e le promesse delle speranze disattese.

Ricoperto di larve e molluschi
viaggerò per i sette mari senza toccare sponde,
diventando, infine, una meravigliosa conchiglia vuota.

E me ne andrò felice su sabbie d'Oricalco
d'un altro mondo anagrammando la vita immaginata
su deliziosi ossimori senza senso.

e finalmente sarò solo un idea.

 

1
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • bianca il 16/02/2013 19:42
    veramente bellissima. sei riuscito a farmi immaginare quello che descrivi, sei riuscito a farmelo "vedere". per non parlare poi della frase finale.. veramente magnifica!
  • Anonimo il 02/05/2007 09:24
    Hai l'eleganza e la maestria, unisci il linguaggio ricercato alla semplicità di immagini. A volte però... sembra che guardi dall'alto... che tutto ciò... alla fine non ti tocca veramente. Non credo che tu voglia essere solo un'idea. Altre mi sono piuciute più di questa.
  • augusto villa il 31/03/2007 14:05
    C'è poco da dire... Bella!... come al solito... Una poesia che tocca... Sembra che conosca la combinazione di quella piccola cassaforte che tengo nell'angolino della mia anima... Ciao.
  • Carlo Diana il 24/10/2006 22:53
    Ritorna la negazione della morte come in "brucerò". Qui, invece, l'essere si espande nello spazio pur di restare immortale. Questo sento. Ed è infatti "Speranza" l'insistente coniugazione al futuro in entrambe le poesie.
  • Simone Sansotta il 24/10/2006 15:30
    Sto con tbk, bisogna leggerla più di una volta, fino a quando non ci cadi dentro.
  • Susanna Melis il 23/10/2006 17:40
    Bellissima. Segna un percorso ciclico, comune ad ogni essere, e lo descrive in maniera eccellente!

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0