Sulla strada che conduce a tra dieci anni Un ragazzo si è vestito da poeta
Il ragazzo ha occhi verdi e sguardo triste qualcuno lo ha chiamato senza allegria
Ha cercato nelle stelle il suo futuro
e ha trovato solo un materasso viola
La sua chitarra è troppo scordata per suonare e la sua voce è scomparsa da tre giorni
Ma il ragazzo sta camminando su un sentiero in una foresta chiamata solitudine
Nel cammino troppi volti sono vuoti e la sua mano sta aspettando una risposta
Il vento gli ricorda che l'inverno è più lungo di quello che vorrebbe immaginare
Ma la luna sta perdendo il suo candore, cancellata da una nuvola invadente
Le candele si spengono ogni giorno e dietro rimane solo fumo
E intanto sulla casa dei rimorsi i mattoni crescono ogni giorno
Come le rughe sulla faccia di quel vecchio che ha settant'anni e una bottiglia per amico
e poi si sveglia con il sudore sulla faccia e la certezza che ieri è andato via
E in mezzo all'oceano dei pensieri
Addormentata come la sua infanzia
C'è l'isola che il ragazzo ha costruito per nascondere la paura del futuro
l'isola è deserta da trent'anni ci ha seppellito troppe verità
ma sta notte una barca sta arrivando trascinata da remi di dolore
l'acqua è troppo scura per specchiarsi e la luna sta gridando troppo forte
mentre i pesci mordono le mani a tutti quelli che si fermano a pensare
ma il ragazzo ha perduto la sua penna in una sera che faceva troppo freddo
adesso inventa e dimentica ogni sera parole tristi che parlano d'amore
e ora l'isola è piena di persone che ridono troppo e non hanno alcun timore
ballando sulla spiaggia delle rime dove il poeta è stato seppellito da un onda chiamata solitudine
che lo ha travolto senza chiedere il permesso.