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SOGNO INFRANTO

Ti ho visto ieri, nel dolce settembre,
avvolta in candidi veli di sposa:
i tuoi occhi belli, profondi e neri
rilucevano di pure perle,
trasparenti di luce sfavillante.
Suono trionfale di organo
riempiva la chiesa antica.
Il tuo "sì" commosso, ti introduceva
nella lunga, gioiosa strada dell'amore.
L'odore tenue dei fiori, ricordava,
la dolce primavera.
E come fulgore di breve primavera,
è durato il vostro amore.
Oggi nel freddo gennaio, ti rivedo
in una moderna chiesa, ma indossi neri vestiti,
e nei tuoi occhi belli brillano amare lacrime
a stento trattenute,
mentre l'organo suona melodie eterne.
I tanti colorati fiori, tentano di confortare
il tuo, e il nostro strazio immane.
Dall'alto dei cieli, la sua anima bella
ti guarda, e per te invoca pace.

 

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5 commenti:

  • Rosarita De Martino il 19/06/2007 07:09
    Purtroppo la poesia è stata ispirata da un evento tragico riguardante la vita di una cara amica. Se arrivi fino alla fine, quindi, ti accorgerai che il "miele" si è trasformato in qualcosa di molto amaro.

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