Ranicchiata in un angolo,
in silenzio,
illuminata da centinaia
di candele inesistenti
inalando incenso alla cannella,
pratico un rito voodoo
e mi ritrovo a Tumbatu,
niente magia nera
solo spiriti benevoli
che dalla radio delle memorie
trasmettono
suoni gutturali,
partono le immagini...
arrivano i Masai
così agili e slanciati
bracciali e cavigliere
tintinnanti,
la lancia in mano,
saltano,
saltano sempre più in alto
depositando il loro canto
nel cuore del cielo africano
che commosso
diffonde senso di pace e fatellanza
da respirare a pieni polmoni
per un overdose
di vita, amore, armonia.
Per favore
parlate a bassa voce,
non svegliatemi
perchè indietro
non voglio più tornare.