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La mia Salomé
Siede vezzosa
candida Luna
sul trono di aspiranti
e d'aspiranti sciagura
Spezie e loti
baciano l'aria
ha profumo di seta
e smorfia beffarda
Al fastoso banchetto
sovrani blasfemi
tesori e peccati
s'infrangono fragili
su gl'occhi velati
Sogni di corpi
serran le labbra
gioia non ancor nata
Lei mai s'è lasciata!
e spade e volti
cadevano folli
sui suoi anelli
ora mia perla
stupida
regina mancata
son tutti morti!
E sola contempla
furiose grida
sinistri schiocchi
di frusta accanita
La smorfia languida
ora mi osserva
io,
tra la lama e la lingua
lei
par non le distingua.
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