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La mia Salomé

Siede vezzosa
candida Luna
sul trono di aspiranti
e d'aspiranti sciagura

Spezie e loti
baciano l'aria
ha profumo di seta
e smorfia beffarda

Al fastoso banchetto
sovrani blasfemi
tesori e peccati
s'infrangono fragili
su gl'occhi velati

Sogni di corpi
serran le labbra
gioia non ancor nata

Lei mai s'è lasciata!

e spade e volti
cadevano folli
sui suoi anelli

ora mia perla
stupida
regina mancata

son tutti morti!

E sola contempla
furiose grida
sinistri schiocchi
di frusta accanita

La smorfia languida
ora mi osserva
io,
tra la lama e la lingua
lei
par non le distingua.

 

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6 commenti:

  • Samuele Scagliarini il 15/11/2009 19:06
    Troppo buone mie signore! Vi amo.. ihihih!
  • Anonimo il 14/11/2009 22:31
    complimenti...!
  • Jurjevic Marina il 14/11/2009 21:43
    io,
    tra la lama e la lingua
    lei
    par non le distingua.

    mannaggia mi ha colpito la chiusa
  • loretta margherita citarei il 14/11/2009 17:31
    sei spettacolare con le rime
  • Anonimo il 14/11/2009 16:11
    La musicalità e la cadenza dei versi rende molto bene l'idea dell'ossessione, della sensualità. Complimenti, ciao
  • angela ambrosini il 14/11/2009 14:47
    mi piace tantissimo.

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