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È il dopo... parto!

Ecco ora vomito, un rigurgito di rabbia, dolore, amarezza.
Non digerisco più, so quello che ho sempre voluto negare.
Conosco ormai quello che non voglio ne ho mai voluto vedere.
Ma perchè mai ho aperto gli occhi?
Sono tornata indietro, non posso permetterlo.
L'irrazionalità uccide, non la controllo,
non la trasformo né la digerisco.
Deconcentrati, annullati la mente, piangi, sputa, scalcia.
La consapevolezza di un nulla che non diventerà qualcosa,
di un non senso che sempre resterà tale e che non accetto.
Tutto un senso unico di luoghi comuni.
Ma la ruota gira e non si ferma mai a lungo dove noi vorremmo.
Io non so dove andare e il non sapere non ha il navigatore.
Sono senza satellite ma ho la mia isola,
non la rifuggo ma non riesco ad ancorarmici.
La riva è ancora lontana ma non soffrirò la sete,
l'arsura brucia la mente non il corpo.
Così, solo così, io sopravvivo!

 

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4 commenti:

  • nik montana il 18/01/2011 23:57
  • alice durante il 10/11/2010 22:45
    senza parole x la bellezza delle tue parole!!!! complimenti...
  • Anonimo il 16/11/2009 09:45
    Il titolo vale l'insieme, molto di getto, quindi molto vera.
    Gentile Francesca, grazie per il tuo commento, l'amore è sempre positivo, quindi averla amata lo è, nello stesso tempo sfuggente è il suo ricordo, come, a volte al cospetto della natura, si sente d'amare senza poter quantificare perché.
    Buon inizio settimana Bruno
  • lara qua il 15/11/2009 23:11
    sembra che questa poesia, sia stata scritta così di getto, una fuga di pensieri veloci, come per rendere te stessa consapevole di un problema che fino ad ora non volevi accettare... bella, esprime uno stato d'animo reale

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