All'alba il suono smorzava
restava il silenzio,
sciabordare di barche.
Sapevi di sasso e manico
arnesi di gioco
trastullo di vecchi appassiti.
L'olmo non riposava più,
nel cortile vuoto
risate nuove echeggiavano.
Ma il ricordo ancora mi segue,
macina strade consumate
e beve acqua salata.
Sei tu quel rumore sordo,
quel dondolare di remi
la bruma salmastra
foriera di notti buie e severe,
anima scura ritorna ancora
la porta è socchiusa.
Ma è tempo amaro questo
divide le strade, sperpera sorrisi
ci ricorda che il senso
ricade solo nell'oggi.