E a poco a poco vanno via tutti:
lasciando avanzi in un piatto che non lavo.
un vestito bordeaux che ha tanto da dire
scarpette e biberon che non so guardare..
Il mio ultimo dolore sarà questo,
o sarà il mio primo piacere?
Come Ugolino me le divorerei
quelle comuni cose come redi:
porcellane di sangue dentro serragli
e appigli di naufrago morente.
Effimeri schiocchi di sognare di serpenti
verseranno massicce dosi di vetriolo
sulla ruggine di spalle rattoppate,
su gambe nere per il duro catrame
che cala d’Achille sul tallone.
La tua vera dimensione si è ridotta
se mai lo spazio e il tempo
te ne ha concessa una.