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IL POEMA DEL DENTE

Esiste
in questa bocca ancestrale
un dente coinvolgente
che la gente non sa.

Ho un dente fremente
dolente
che mente
sulla sua natura oscura
sulla sua impostura
che dura da tempo.

Ho un dente semovente
tagliente
evanescente
invadente.

Ho un dente che s'aggrappa
ma scappa
un dente che deriva
nella saliva
di questa bocca lasciva.

Ho un dente che barcolla
e si scrolla
che si divarica
e rende fragile
ogni atomo del mio volto.

Questo dente demente
deficiente
incoerente
incompetente di bocche
mi scompone
mi antepone
mi pospone
mi asimmettrizza
mi stizza e si rizza
imponente
potente e prepotente,
non ridente fa il mio viso
di sorrivo privo
ormai schivo
d'ogni beltà.

Credetemi:
non fosse per questo dente
fremente
latente
che sente
che mente e complotta
una lotta intestina
nella bocca carina
e la rende meschina
non fosse per lui
di cui mi dispiaccio
come d'un laccio
che leghi la mente
più ridente sarebbe
la mia vita ancestrale
che ora non vale
che per il male che l'attanaglia
(maledetta canaglia
d'un dente insofferente!).

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 08/08/2012 22:23
    Bella poesia!! Bella anche musicalmente parlando viste le parecchie rime...
    Complimenti
  • Anonimo il 10/04/2010 15:23
    Bella Poesia e ottima metafora.
    Bravo!!
    Ti sei fermato alla prima?
    Ciao

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