Colui che pensa d'essere perfetto
e mai ritiene in fallo d'esser colto,
non fosse che per questo già ha un difetto
ch'in alcun modo possa essergli tolto.
Quest'essere dall'aria assai saccente,
esente d'ogni colpa e d'ogni errore,
credendosi tuttologo e onnisciente,
si sente poi alla massa superiore.
Non sa che riconoscere uno sbaglio
è una dimostrazione di saggezza:
maturo è chi s'accorge d'un abbaglio
non esitando a renderne contezza.
Saper porger le scuse se s'ha torto
caratterizza l'animo sincero.
In quest'umile gesto, non estorto,
tutta la dignità dell'uomo vero.