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Dieci primi

Non è una presunzione dello spirito
nemmeno un pozzo senza fine
nemmeno una cascata perenne
nemmeno
solitudine d'intenti...

Sentivo
il sudore freddo dell'assuefazione
sconvolgere sensi frustati
dallo scudiscio del silenzio
cadenzate ferite
puntuali
chirurgiche

Avevo fame e sete
avevo sonno del sonno oscuro
avevo il sorriso della rassegnazione
come compagno relativo e simbiotico
avevo freddo
fuori
dall'ispessimento dei ghiacci
dentro...

Tra i cieli squarciati
appesi come stracci
tormentati dalla sinfonia
d'un vento perso
ho scorto gli occhi scuri
d'un fauno dalle delicate fattezze
guardarmi dalla radura festante
e distinguermi tra le creature
cangianti
superando il tempo
dei dieci primi
inspiegabilmente

Continuum
fio
tempore

Divenire...


Fiumi scorrono incontrando acque
dalle insospettabili fonti
come
l'esperta strega delle pozioni
le mischia nel vetro e l'alambicco
e ciò che ammira dopo
son le sinergie rifrangenti
d'una nova
appena
nata...

 

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4 commenti:

  • laura cuppone il 01/12/2009 12:44
    loretta... nessuna simbologia...

    un abbraccio perdifiato...
    Laura
  • laura cuppone il 01/12/2009 12:43
    esiste ancora
    qualcuno
    simile
    magico
    in grado (forse) di sciogliere il... ghiaccio...
    un fauno interessante, Daniela...

    bacio e grazie
    Laura
  • loretta margherita citarei il 01/12/2009 06:29
    il fauno, simbologia profonda, bella
  • Anonimo il 30/11/2009 22:11
    Sorpresa... di sentire e percepire ancora calore e non più freddi ghiacci...
    bellissima Laura... un'ode alla sensualità...

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