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Fuori luogo

Nell'aria angustiata
dai trecento e passa
giorni dell'altalena
dondolante nella nebbia
ho indicato appena
il sentiero di fiammelle
eri tra due cavalieri
tuoi
pari

E nell'indaffararsi
di sciami
di formiche nere
dalle bianche cravatte
e tra la coltre stizzosa
di sguardi fuori
luogo
ancora abbiamo scorto
le nostre ciglia
ancora
guardato a lungo
la direzione

E delicata e profonda
fu la tua voce
serena e suadente
come flauto
la mia
e futilità
ci accompagnarono
mentre l'iride cercava
il diaframma alla luce
rubando all'attimo
attimi



Non so se riconoscerai
né io
se ti rivedrò
nei volti
che divorano il mio
tra le nebbie
che avvolgono il castello
nei sorrisi che come dardi
mi trapassano

La mia debolezza
non ha nome
la sua forma si ridipinge ogni

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7 commenti:

  • aleks nightmare il 11/12/2009 00:03
    Stupenda!!!
  • augusto villa il 10/12/2009 14:37
    Bellissima... e intensa... Da tristezza...
    Ma forse mi piace proprio per questo... Insomma...è bella e basta...
    In quanto a te... complimenti, scrivi sempre meglio... E non stanchi mai.
    Ciao Fatina!---
  • Anonimo il 10/12/2009 13:56
    Meravigliosa, come sempre.
  • Anonimo il 10/12/2009 12:33
    "eri tra due cavalieri
    tuoi
    pari"
    "E delicata e profonda
    fu la tua voce..."
    ...è già passato un anno!!!!!!!!!!!!!!!!
  • Anonimo il 10/12/2009 08:41
    Che meraviglia! Il tuo miracolo è lo stupore rinnovato.
  • loretta margherita citarei il 10/12/2009 05:21
    incantevole,
  • Dolce Sorriso il 09/12/2009 22:50
    sono estasiata da tali parole,
    mi commuovo sorrido e piango
    grazie di queste emozioni
    un abbraccio
    Anna
    tvb

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