username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Il canto del marinaio

Nei flutti di onde frangenti
m'infransi

per aver marinato
l'io

caldo di piacere
in aspro dolore

annegai
fra i relitti

vidi
toccai
tutti i delitti

primo
ed
ultimo
fra i derelitti
inconsci

caddi
svenuto
per fa me

fra le edeniche sirena i che melodiche braccia volanti

del Dono

ebbro
ebbi Grazia d'Amore

 

0
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • Anonimo il 10/12/2009 19:14
    ammalia la sirena il marinaio... la tentazione è forte... il marinaio non si lascia trascinare alla deriva anche quando intorno sovrasta la furia del mare... torna sempre poi la calma e non apparente... c'è sempre il tempo del ritorno... si vede in lontananza il porto e una mano alta al cielo che saluta... ritrovarsi... con se stessi... ritrovarsi... per ritrovare... bella, molto, molto bella.
  • ANGELA VERARD0 il 10/12/2009 17:24
    le Tue magie di parole sono Uniche
  • Anna G. Mormina il 10/12/2009 14:00
    ... una vera Grazia d'Amore 'rendersi conto' dei delitti, errori che si commette!
    ... fa riflettere... bravo!!!!
  • Donato Delfin8 il 10/12/2009 11:27
    Fantastica Vincè
  • Fabio Mancini il 10/12/2009 09:27
    Una chiusa bellissima! Ciao, Fabio.
  • Anonimo il 10/12/2009 09:23
    un canto memorabile... siamo tutti marinai...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0