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La parata degli animali

Ecco qui, gentil signori
la parata degli animali,
si possono ammirare quelli
che fra tutti sono i più strani,
ricolmi di vizi e di passioni.

Eccolo là, con il manto
di disordinate macchie
un leopardo schiavo di aggressività
con acuminati artigli che sbrindellano
gli astanti che lo osservano.

Più il là, una giraffa,
orgogliosa del suo collo,
che la porta a scrutar
dall'alto in basso
le altre fiere ringhianti.

Volgendo or lo sguardo ad altre mete,
si può ammirar il camaleonte,
consapevole della sua timidezza,
non lo riesci quasi a distinguer
dalle foglie e i rami entro cui si cela.

Non vorrei sembrar scortese,
ma la iena bisogna evitar,
se non si vuol esser sbeffeggiati
poiché sa solo ridere degli altrui difetti,
ma mai si volge a vedere i propri.

Incerte del loro essere sono le zebre,
di strisce di diverso color e forma,
si dividono in piccoli e vulnerabili
gruppi e insieme si nutrono
di quel cibo che gli altri rifiutano.

E lì, disteso in un angolo,
un ermellino dal candido manto,
occhi grandi e neri, che ti scrutano,
pregiudizi di dolcezza e tenerezza
ma ignoranza della sua voracità.

Alcune fiere sono creature
di imprevedibili reazioni
e di primordiali istinti.
Altre di incommensurabili
virtù e smisurato fascino.


Il cane, fedele per antonomasia

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2 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 28/12/2009 09:40
    A me è piaciuta molto Chiara... la tua mente sa giocare... e gli aspetti istintivi animali... son divenuti vizi e virtu negli uomini...

    Brava... w la fenice... che di tutti è la regina...
  • Minalouche TS Elliot il 27/12/2009 22:11
    Mah... ti dico la verità, non mi è piaciuta. Descrivi vizi e virtù di animali, che in realtà non hanno, son semplicistiche credenze dell'uomo, sicuramente lo fai per descriver vizi degli uomini... ma non mi è piaciuto il paragone con gli animali, anche perché a livello etologico non è così.