Sei lancia
sfondascudo,
cosa ti costa
essere puro
e rassegnarti
al mio mondo
sfondoscuro?
Solo i tuoi lampi
farebbero giorno
e poi non voglio
il sole.
Che ne sai di ciò che è lontano?
Strade senza fine
in un deserto immenso,
vicoli che sanno di piscio,
dedalo al sangue...
e tutto il sesso
che mi hanno offerto...
Tu che ne sai?
Dei cani che mi porto appresso
mentre cerco le stelle
ricomporre gli atomi che trattengo
...
Tu che ne sai?
Delle lingue che invento
quando voglio esprimere il silenzio
se poi annunci la guerra
con arma distruttrice di massa,
le barricate in frantumi,
i cancelli sbarrati,
i corpi dilaniati sul piano
e la tua forza farsi bella
nel mio castello...
Tu che ne sai
di ciò che dico
se mi porgi la chiave,
sì, che fa male
essere fragili
come un uccello
senza una nota.
Senza una nota
sempre stonata.
Tu che ne sai...
neanche una risposta
alla domanda più spietata.