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Ricordo del tempo, sogno di noi

Dove, domanda impertinente
dove smettesti
dove iniziasti
il mio cuore non sa
la voglia imprecisa
non stringe memoria.

Solo il sasso educa,
la morta materia,
il mormorato cicaleccio
di spoglie effigi
deride come eco il rebus.

Come sapesti, prosegue felice
come trovasti
come abbandonasti
il perdono ammalia
la mente è incredula sosia
del cuore tacito.

Non è domanda
soluzione ignota
passo perduto
il tempo non stringe
quello che l'uomo non desidera.

Io seppi allora e ricordo
tu fosti parentesi tra castelli
erba schiacciata e aria respirata
la tua ora e il tuo luogo
non sono ma furono.

 

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5 commenti:

  • Giacomo Scimonelli il 10/09/2010 08:40
    la tua ora... il tuo luogo.. non sono ma furono... un amore che non c'è più... con mente serena dopo tanto tempo la rivisitazione di un sentimento... piaciuta
  • Alessia Amato il 03/02/2010 19:16
    È una poesia toccante soprattutto nella parte finale: mai come allora si è stati innamorati e derisi, mai come allora travolti e respinti... qualcosa di indelebile ma quasi da allontanare... non so, impressioni... davvero bella
  • Anonimo il 23/01/2010 21:35
    mi piace come tratti il tema del ricordo
  • Aedo il 28/12/2009 19:19
    La tua poesia emerge per la profondità concettuale e l'articolata analisi interiore. Brava!
    Ciao
    Ignazio
  • loretta margherita citarei il 28/12/2009 15:18
    stupenda

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