Non ho bisogno del natale per vederli.
Non aspetto la mezzanotte per sentirli.
La notte a letto sono spifferi di aria gelida,
sono piccoli rumori improvvisi.
Vivo e convivo nel mio tormento e pena sordida,
non più abbracci, mai più sorrisi.
Solo fantasmi.
Il fantasma dei ricordi, mi costringe quotidianamente
a rivisitare il passato, vedo ciò che ho seminato.
Il fantasma del presente.
Un presente così fragile e indifeso
mi incurva la schiena giorno dopo giorno,
nell'orecchio sussurra, non ritorno! non ritorno!
Il fantasma del futuro.
La sera a letto sento di nuovo il freddo nelle vene
e il gelo in casa, penso che tra poco verrà il futuro,
pochi attimi ed è già quà.
Visiera in testa e carte in mano, i giochi son fatti,
inutile guardare lontano.
Ora non ho bisogno di carezze, nè di sorrisi, non ho bisogno della mezzanotte e del natale.
Farò vedere Massimo quanto vale.