Ti prego, fammi conoscere chi non ha paura di mostrare i propri limiti, come io troppe volte mostro i miei.
Ti chiedo, dammi la possibilità di amare con profondità ma tenendo
qualcosa per me per non essere ferito.
Tu che arrivi fin dove la mia coscienza non arriva fai in modo che io possa un giorno sorprendere e sorprendermi.
Fammi regalare qualche sorriso a chi da tempo non ride più e che ci sia chi sappia farmi sorridere, ma ridere di cuore.
Perchè è da tempo che non sento il sapore del sorriso.
Guarda la mia anima e anche se la vedi ammalata e cieca, riottosa
verso se stessa e verso gli altri, logorata fin nelle viscere per la sua infinità vanità, ma riesci a scorgere in me uno stoppino ancora acceso aiutami ad alimentarlo, tienilo vicino e proteggilo
da un vento gelido.
Donami se puoi, ancora qualche giorno di modo che io possa sentire ancora il rumore dei miei passi, guardare le persone e gustare un cappuccino la mattina, sapessi quanto è bello vivere Signore.