Un laghetto di campagna, poco profondo,
affollato di erbe. Il verde smeraldo
predomina: negli alti ciuffi di canne
e nella lente acquatica. Si liquefa
complicandosi nella superficie
scura dell'acqua. La scena ha
la fissità dell'irreale. Non c'è
vento. I piccoli fiori bianchi e gialli
lungo il pendio delle rive sono immobili.
E così è per i due carri senza sponde
lontano, sulla destra, per il sole
arancione oltre le fronde degli alberi
nel bosco vicino. Una cascatella
anima il paesaggio con un gorgoglio
sempre uguale. Intorno, la piatta
immobilità della campagna che tocca
il cielo di madreperla. Non sembra
esserci niente di vero. Proprio come
in un quadro sbiadito, appeso al
muro.
Ca' del lago - Agosto 1973