M'invade talora una dolcezza di cielo
e più lieve diventa il rosario dei giorni
ma il torpido peso non scarcera l'anima:
nel pozzo dell'io si perde lo sguardo
stanco di cercare oltre l'indifferenza
Desiderio di solitudine e silenzio
per sfogliare la mia inquietudine
dipanare gomitoli d'irrisolti "perché"
rileggermi all'ombra del presente
sciolte le catene del mio stesso essere