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Che nome avevi dato ai tuoi misfatti?

Di che essenza è fatta
la tua vana speranza?
Che nome avevi dato
ai tuoi misfatti?
Hai ucciso un cuore
dormendo poi sul cuscino
dove ho pianto...
ma tu hai fatto sonni tranquilli.
Potessi non risvegliarti mai più!

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • denise il 16/07/2014 07:36
    io l'adoro è bellissima
  • Francesco Garofalo il 27/09/2010 16:10
    brava, odio e rancore espressi in poche righe,
  • Anonimo il 04/05/2010 17:22
    Odio! Augurio di non risveglio. Tutto questo ha un'origine, magari nel cuore che metaforicamente non batte più e praticamente pulsa di rancore. Non conosco storia o personaggi per schierarmi, ma sono sicuro che qualsiasi sofferenza sia uno sfregio
  • Giuseppe Sangirardi il 28/10/2008 23:29
    Ciao, io sono un quarantenne che vive a Parigi. Bazzico questo sito per curiosità da qualche giorno, quando ho il tempo. Il più delle volte capito su cose del tutto illeggibili. Oggi sono cascato sulle tue poesie e alcune non sono malaccio. Poi il temperamento peperino che intravedo è simpatico. Ma dimmi, se vuoi, a parte scrivere, leggi? Chi sono i tuoi poeti preferiti?
  • simona bertocchi il 23/09/2007 20:09
    Io che sono donna riesco a percepire la fusione perfetta di odio e amore che c'è nelle tue parole. Io che ti conosco so che sai scrivere come pochi anche con l'anima.
    Simona (p. s. chiamami)
  • NICOLA RICCHITELLI il 18/04/2007 16:07
    molto sentita
  • Riccardo Brumana il 25/03/2007 23:39
    quasi una promessa di morte, più probabilmente uno sfogo di passione. travolgente!
  • PE il 22/12/2006 13:20
    sai in fondo certe volte pensiamo che gli altri agiscano proprio come noi e ci aspettiamo da loro uno standard di comportamenti quasi come una pista usciti fuori dalla quale tutto è nero tutto è brutto... pero non è cosi, il contesto, gli altri non sempre la gente è , erda come sembra... anch'io faccio psicologia pero alla sapienza...
  • giuseppe vietti il 19/12/2006 15:34
    magari non l'ha fatto apposta, anche se era meglio se si comperava un altro cuscino
  • Argeta Brozi il 09/12/2006 19:37
    Andrea, mi hai fatto ridere! Non è precisamente una persona...è una maschera forse che nasconde una persona, qualcosa che le va molto vicino chissà... sono lampi, arrabbiature del momento e le parole scaturiscono sole, senza difficoltà alcuna...è raro che scriva poesie del genere odio/rabbia, perchè l'odio che provo si trasforma in abbandono e tristezza, a volte tramuta in amore e dolcezza, poi ci sono volte - come questa - che rimane solo ciò che è : odio. Ma sono pensieri di un attimo, lo sfogo di un momento... Ed ecco che mi spiego anche per Augusto : già, quanto rancore! Scrivo quello che sento, senza tanti giri di parole, verità che ferisce, lama tagliente, io sono così sempre, persino quando non sono arrabbiata... figuriamoci quando lo sono! Grazie per i vostri commenti
  • pierluigi ambrosini il 08/12/2006 14:37
    Più che poesia, è rancore. Bella e altamente struggentel'espressione: " hai ucciso un cuore dormendo poi sul cuscino dove ho pianto."
  • simona bertocchi il 08/12/2006 11:15
    Quasi un urlo di rabbia che esce a fiotti. A me è piaciuta tanto
  • augusto villa il 06/12/2006 14:44
    Accidenti, Argeta!... quanto rancore!
    Non sapendo di cosa si tratti, non posso dire la mia, ma comunque con questo tuo scritto rendi bene l'idea dei tuoi sentimenti... in quel contesto, me lo auguro!
    Ciao!
  • Dora Millaci il 05/12/2006 14:25
    poco poetica e molto rancorosa.

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