poesie » Poesia surreale » Saturnia
Saturnia
Quella stanza era piena di te
solo di te
Un quadro sul un lato
a est
una finestra a ovest
una sedia di legno
al centro esatto del perimetro
come sospesa
sul pavimento
bianco latte
La sciarpa mi coprì gli occhi
a un certo punto
e la seta scivolò sulle ciglia
che si arresero
al sorriso
Mi sedetti
respirai piano
ma i timpani sentivano la pressione
delle cadenzate
schioccanti
implosioni
del petto
Entrò il gelo
quando apristi alla pioggia
e mi morsi le labbra
quando l'acqua
mi raggiunse le dita
dal cielo al tuo bicchiere
da questo
a me
L'abito
si dissolse
in uno scampolo rosso
sotto i miei piedi
freddi e scalzi
ma i miei polsi
non si mossero
dalla morsa
delle tue corde
Il buio
divenne
vertigine di giostra
mentivo
muta
follia
e urlavo
soffocata
tra bisbigli e suoni
lontanissimi
Così ripetevi
tranquillo e suadente
al mio orecchio invaso
dal tuo terrificante
potere
che stavo per nascere
Saturnia
incantevole
inafferrabile
battere
d'ali...
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0 recensioni:
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Anonimo il 31/01/2010 12:59
Davvero stupenda! Non vorrei sbagliare, ma l'intera poesia sembra la cronaca di un parto dal punto di vista del nascituro. Coinvolgente descrizione di un desiderio di rinascita.
Anonimo il 29/01/2010 10:24
la versificazione non mi è piaciuta
- Saturnia é una farfalla
notturna
nasce e decide di restare
solo per amore
allora soffre per le ali
e ottenerne la libertà.
grazie Federico e daniela.
Laura
- Bellissima!!! molto espressiva, il finale lo trovo potentissimo...
Anonimo il 22/01/2010 19:50
Rinascita... realtà e sogno che si intrecciano... ciclo vitale riconducibile a Djana...
bellissima Laura... complimenti
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