Urlo... nell'iperspazio più profondo
da un frammento lacerante di vita,
nel vuoto... nel nulla.. nell'infinito...
Odissea di un millesimale atomo
disciolto nel nulla errabondo,
plasmato tra sangue e urina nel cosmo...
Metamorfosi chimica esoterica
incompresibilmente architettata
nei risvolti dell'inconscio sconosciuto...
Chi volle in ragion d'essere la luce
dal grembo che vulcanizzò del fluido
cosi tanto letalmente umano...
Quale Dio decise per me
insignificante pulviscolo insospettabile
che dalla stratosfera più latente uscì per urlare...
Urlo sì... ancor urlo e ancora urlo
dissacratore umano orsono
per qual prova mi volle in questa vita...
Quale strada perduta nel tempo
è stata decisa per me
senza chiedermi alcun permesso...
Urlo sì... urlo di pazzia
fatta di collera umana tra le croci
che ancor porto senza ragione...