Scivolava nel vento
una malinconica melodia
fresche note
nella torrida notte.
Sorrideva la luna
guidando i loro passi veloci
incontro al destino.
Inseguendo la musica, inebriata,
inciampò nel suo sguardo.
L'afferrò come una piuma, deciso,
e avvinghiandola tra le braccia
si trovarono come vite ed uva.
Ad occhi chiusi
i respiri si mescolavano
al profumo del sale sulla pelle
e accarezzando i loro visi
facevano ribollire il sangue.
Con passi serpentini
giocavano le gambe
fino a spezzarsi,
intrecciandosi e sciogliendosi
ad ogni battito del cuor.
Muta
è la notte lontana
ma ancor per quel vicolo
in ogni notte
par di sentir
strisciare i tacchi...
"Loca y loco... querida mía".