L'unico funerale a cui andrò
sarà il mio
sarò presente
pur essendo
assente
se nel cuore del funebre corteo
sentirai un abbaiante
ridente
non scandalizzarti
sono io
avendo confuso il caro feroce Caronte
in un più saper dove fosse
l'altra illuminata sponda dell'Ade
aggiungo un quarta testa a Cerbero
la mia
quella di un celebrante cerebro leso
trasformandolo in un grosso cucciolo giocante in odi
con Efesto festoso lo so per i mille luminosi scudi pagati da Venere in afrodisiaci oboli
e ricordare in un nostalgico sospiro quando mi sventolavi le tue mutandine nere sul viso
in bandiera della nostra universale patria d'amore pignorata da un branco di avidi pignoli
Se sei un po' ingrassata Amore mio non fartene un gran cruccio
non intristirti mai
anche se l'oggi è una vera fossa
fra poco sarai
anche tu della festa
piena di vita
in una lucida pelle danzante fra quattro ossa festanti