Il mostro alza la mano puntuale,
non guarda lo sguardo sbigottito dei compagni
che sanno, senza aver mai letto, del sangue
che sparge attorno la sua bocca leonina.
Si alza in piedi irrispettoso
e neanche i maneggi del saggio fanno scudo
allo strazio incombente di una singola scelta:
"Tu, mi accompagnerai sul mare di piombo.
(silenzio rotto da tamburo in crescendo,
cupo lo sfondo)
Tu, mi seguirai nel paese di zolfo,
là non conta l'età, e solo un ricordo, forse,
avrai di questo mondo".