dapprima imperla
poi, con impertinente costanza
bagna, la pioggia
implacabile picchietta
sugli ingobbiti ombrelli arborei.
Rami secchi bicolori
assistono immoti
sotto, brulicanti pozzanghere stentano
a rifettere il chiomato salice che
ritrova se stesso fra queste gocce
che l'ammantano
meriggio tedioso, questo
che a momenti si vestirà di sera
uggiosa