Sospinta dalla folla della città
in fretta cammino tra la gente,
abbagliata dalle insegne luminose
che brillano, scintillano di fredda luce
che non può riscaldare il cuore
che inquieto cerca un segno del Natale.
Improvvisamente, dietro una vetrina,
un rustico presepe mi ristora.
D’incanto mi rivedo bambina,
nella notte santa, nel caro paesello
e tra l’armonia di nenie natalizie,
ardita mi sollevo sui piedini
ed ecco il Bambinello di cera,
al tocco lieve delle mie innocenti labbra,
si anima, mi guarda e mi sorride.
Sorriso di Natale in fondo al cuore.