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Dea pazza

Sangue dalla mia mente,
oceani di ricordi,
filastrocche interrotte,
cavalli imbestialiti
da insopportabili cantilene,
lo squillo del telefono,
è lei... un attimo di tregua.
Un sollievo ingannevole,
come punta da un ago scappa,
corre lontano, pronta per un'altra chiamata,
non per me, non per noi,
ma dove va avida di pianto.
Una Dea che ti lascia senza motivo,
senza pietà.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 09/02/2010 15:50
    Una bella e scorrevole sintesi poetica!
  • loretta margherita citarei il 09/02/2010 08:34
    la felicità dea beffarda, piaciuta molto

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