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Nascita di una poesia

Getta la penna d'inchiostro intinto
di blu cobalto alabastro e nero
scende la punta sul foglio steso
gratta la patina liscia.

Muove il pensiero da sublime strato
vortica e vola su carta strappata
quel che la mente stravolge sinuosa
appena ad essa appoggiata.

Stilla parole attenta al suo tempo
virgole accenti ricami di giostre
parole scrive, si dice, e tracima
un atto appreso lontano.

Poi tace si ferma riattacca e sciorina
morde sul guado gli argini secchi
mima pensieri posposti di miele
quindi si ferma e rilegge.

Versi a poesia fermi sul foglio
cade quel senso di scena finale
s'alza e sorseggia un leggere assorto
e sillaba piano pensoso.

Il canto è ormai fatto...
rimane stamparlo
su carta per tutti.

 

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0 recensioni:

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25 commenti:

  • laura marchetti il 21/02/2010 09:14
    e a noi leggerlo.. con grande piacere, molto bella!
  • Anonimo il 20/02/2010 09:38
    È così perfetta che ai 10 minuti non ci credo.
  • Ugo Mastrogiovanni il 19/02/2010 17:31
    "la penna d'inchiostro intinto"; mi piace questo dettaglio, mi riporta a tanti anni fa, quando usavo un calamaio d'inchiostro nero, di rado blu, e una penna con un pennino che raschiava e sì che raschiava; poi uscirono i Cavallotti e quelli erano pennini raffinati quelli! Anche io mi sono soffermato a pensare su un foglio bianco; attento al tempo, alle virgole, agli accenti, a ricamare sogni nei miei versi. Trovo molto realistico quel "sorseggia un leggere assorto e sillaba piano pensoso.", mi sembra proprio di vedere l'ombra di chi scrive assorta a leggere e rileggere il suo lavoro. Personalmente ritengo questa poesia molto bene strutturata e scorrevole; di sicuro risente degli studi del suo autore, ma non esistono composizioni che, per quanto originalissime, non risentano del proprio percorso di studi.
  • vincent corbo il 14/02/2010 14:57
    Molto bella nel suono, mi piace il modo in cui va a scemare ogni gruppo di versi.
  • Anonimo il 13/02/2010 20:36
    ciao Fabio, scusa se non mi faccio sentire da un po' ma ho rotto il mio pc e vado in un call center...
    Posso capire che a te non piaccia più ma per un neofita come me è una cosa interessante e bella;vi è intenzione e sentimento, intuizione e calore.
    Perciò non ti arrabbiare se ti dico che mi piace.
    Un caro saluto, Fulvio
  • Simone Scienza il 12/02/2010 10:08

    "Aspetta Simo che fai?, Questo spazio è per i commenti!"
    ".. azz, c'hai ragione, scusa"

    Bella descrizione dell'ispirazione e delle sue peripezie
    Sei bravo, ... un po' pistola, ma bravo
  • Francesco Vitolo il 11/02/2010 11:23
    la trovo molto bella
    complimenti
  • Fabio Mancini il 11/02/2010 07:32
    L'ho letta tutta d'un fiato. Cosa dirti se non che mi è piaciuta? Bravo! Ciao, Fabio.
  • Paola B. R. il 10/02/2010 19:13
    Fabio, non eri male 20 anni fa!!!!!
  • karen tognini il 10/02/2010 16:41

    molto.. carina...
  • Sabrina Villaverde Diaz il 10/02/2010 15:07
    Una poesia che per averla scritta 20 fa, è davvero attuale, bella la forma, è perfetta!
    Credo che l'anima di ognuno di oni rivesta un sentire più o meno marcato.
    La poesia è libera di essere e di esistere in tutte le sue forme, amore e dannazione, gioiosa o maledetta, misitica o introspettiva, e lo stile può essere moderno o classicheggiante... è talmente vasto il campo che ognuno può spaziare come crede, può provare, come dice giustamente Sara, a delle forme di scrittura diverse... ma io credo, ed è un mio parere personale, che l'anima alla fine risale nella sua vera identità più vera.
    Io in genere lascio vivere il momento, possono passare anche giorni, od anche un mese senza scrivere nulla, a volte invece i pensieri vanno di getto, senza pensarci troppo... a volte mi succede anche guardando un film, leggendo un libro... mi colpisce una frase, una parola e da li nasce la poesia, anche con le immagini, generalmente versi ispirati da foto personali.
  • Sara ***** il 10/02/2010 09:53
    Sono daccordo con te su quanto dici della poesia moderna, e sull'esercitarsi in varie forme, quando avevo 15 anni scrivevo per lo più a rime alternate, poi sono passata ai più vari generi, ora sono sicuramente sul verso libero e se anche non posso definirmi propriamente poetessa, tento sempre di sperimentare nuove forme. Nelle poche "poesie" che ho pubblicato credo si possa notare. Mi piacerebbe qualche tua osservazione, ho ancora tantissimo da imparare. Anche se mi hai lasciato un commento non proprio comprensibile penso tu sia un Pensatore come pochi, da quel che ho letto. A presto
  • Antonietta Mennitti il 10/02/2010 09:10
    Sinceramente non la comprendo Fabio. Scusami!
  • loretta margherita citarei il 10/02/2010 05:35
    ben scritta piaciuta molto bravo
  • Anonimo il 09/02/2010 21:05
    perchè, fabio, da quando in qua si cucca con la poesia?
  • cesare righi il 09/02/2010 19:04
    letto tutto, poesia e commenti, ecco il mio
    in questa poesia di Fabio trovo uno stile ed una classe superlativi. Sarà anche stata scritta 20 anni fa, ma era veramente "avanti"ed il fatto di essere stata scritta in dieci minuti non ha nessun significato: le cose migliori nascono di getto. Io per esempio sono nato in trentacinque secondi e credetemi son veramente venuto bene!
    Tornando alle opere di Fabio le leggo quasi tutte, ma ne commento poche, perchè non tutte mi trasmettono sensazioni.
    Sono quasi tutte perfette e scritte bene, poi possono piacere o meno.
    Fabio Martini per me sei un poeta.
    detto ciò vi saluto, a Fabio dico... ma vola basso, troppi martini fanno male..
    buona serata
  • Anonimo il 09/02/2010 19:02
    Non c'è più posto per i commenti!
  • fabio martini il 09/02/2010 18:35
    ciao a tutti e scusate se mi permetto di scrivervi direttamente da qui, ma mi piaceva che sapeste da cosa nasce anche questo tipo di poesia, che tra l'altro non mi piace neppure, ma fa parte di un periodo necessario in uno che vuole mettersi a scrivere poesie (e badate bene non ho parlato di poeta)...
    per scrivere questa poesia a suo tempo (credo una ventina d'anni fa) penso di averci messo dieci minuti... era il periodo che facevo "accademia", nel senso che seguivo gli stili uno per uno e qui lavoravo su terzine alternate e libere... questo e' lontanissimo dal mio modo di fare poesia e non mi piace assolutamente però penso che sia necessario che ognuno di noi, che vuole cimentarsi nella poesia, prima di mettersi a scrivere la poesia che piace, deve studiare tutti i sistemi di versificazione e inserirli nel contesto di quello che di volta in volta vuole scrivere e quindi alla fine di questo studio, che deve essere solo un piacere, perché se non lo e' allora addio essere poeta, sceglie poi di scrivere quello che gli pare e come gli pare... ma hai voglia a questo punto che salto di qualità avrebbe quella poesia?
    quindi come al solito... oggi e' uscita la mia provocazione ma attenzione... dietro al provocatore che si pensa... c'è una persona che prima di tutto e' nella vita molto educata, istruita e ha moglie e figli e non e' un vecchio rincoglionito che usa la poesia per cuccare sfittinzie.
    inoltre c'e' un amante della poesia e se mi posso permettere potrei anche dire studioso perchè mi piace molto in un modo straordinario... ma non e' detto che seppur mi piaccia il cecco angiolieri mi metta a usare normalmente quello stile... penso che la poesia del 2010 debba essere una poesia che arrivi in qualche modo e che arrivi parlando semplicemente e utilizzando solo sistemi metrici semplici ad ampio respiro, come il verso libero, ma con una grande attenzione agli accenti ed alla musicalità... e potremmo parlarne per ore...
    scusatemi se a volte sembro spocchioso, ma mi si creda, chi mi conosce sa che sono tutto, fuori che presuntuoso, ma se si tratta di difendere ciò che amo divento un guerriero senza pari...
    ciao a tutti e a presto. fabio martini
  • Anonimo il 09/02/2010 18:09
    Ognuno, penso, abbia il proprio "stile"... letteralmente parlando magari non è corretto, ma la poesia per me non può essere ricercata!!!
    Questo è il mio parere e concordo con Laura...
  • Anonimo il 09/02/2010 18:06
    Ciao laura. A presto prestissimo...
  • laura cuppone il 09/02/2010 18:04
    credo sia una questione di gusti...
    ciò che smuove dentro può anche esser solo una frase... magari scritta con licenza... poetica.
    questa é piacevole ma non mi smuove nulla.

    scusa ma é così.
    e mi scuso anche con l'autore.. anche se lui non si scusa mai d'un suo parere... giustamente.

    ciao a entrambi.
    Laura
  • Anonimo il 09/02/2010 17:58
    Scusa Laura. Visto che il Martini si è fatto la fama di provocatore, di presuntuoso eccetera eccetera, sembra che io voglia andare contro corrente ma stavolta non sono d'accordo. Il mio giudizio spinto solo dall'amore per la bellezza e non per dieci punti (ne ho 1903 e sono in cima alla classifica) . Quanto meno vorrei che mi spedissi la tua versione poetica di questa poesia. Sono pronta a togliermi il cappello e dire che hai ragione.
  • laura cuppone il 09/02/2010 17:50
    indicazioni e posologia...
    ben scritta ma poco poetica.
    Laura
  • Anonimo il 09/02/2010 17:43
    artisticamente parlando però... u. u
  • Anonimo il 09/02/2010 17:40
    Fabio, artisticamente parlando, sei fantastico.

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