Da quando più non fuggi nel delirante inverso
urlando con ferocia dell'unica tua ira
ti bacio mani aperte su rigide lenzuola
di amara e dura fibra.
Tra le mie braccia ansiose ti lasci totalmente
e la tigre ch'era in te predestinata a vita
ritorna stranamente gattino spettinato
degli anni tuoi lontani soltanto i primi cinque.
Non ti riconosco sorella amata sempre
così come ti vedo in questo letto spento.