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La clessidra

Romantica e celeste è la clessidra
che il tempo indietro, invano volge al fine.
Rimanda ad un eterno cuor malato
e a un fil di sabbia, voluttuosa sete
dei mai felici giorni spesi insieme.
Scorre tra lente e affusolate dita
dolci del tocco sulla pelle nuda
e scocca un dardo di passione ardente
sulle focose labbra, che m' acceca.
È cenere e non arde, morbide membra
e ormai del mare più non spegne sete
nè più il rumor dell'onda porta seco
nè del finito amor porta più l'eco.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 20/02/2010 12:01
    Pensieri e composizione molto belli.
  • Diana Moretti il 20/02/2010 11:22
    sommessa e melanconica eco sul tema dell'ineluttabilità del tempo che passa "e né più l'onda porta seco"

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