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Pasqua

Nel paese le donne sfornavano i dolci, la crescia ed il pane
Cataste di legna, caricate da instancabili
uomini, alimentavano il forno comune.
Si alternavano le massaie in via vai di teglie cariche di ogni ben di Dio
Che portavano a cuocere dentro al forno
Ogni tanto un grido tra il fumo e il profumo di torte... "ho dimenticato la dose!" oddio...
Tornavano a casa coi dolci lievitati, caldi e fumanti
dolci sorrisi di zucchero e come paste margherite gonfie e trionfanti
Avida e con sguardo goloso restavo incollata a annusare
quel profumo invitante e soave che spandeva nell'aria
Stavo lì ad aspettare
Come un cane aspetta una carezza
un assaggio, una fetta
Che bollente come lava fumante si scioglieva, scottando la bocca.
Avevo un agnello
bianco a pelo riccio
Occhi dolci fedele, un cagnolino.
Venne sacrificato per la Pasqua insieme al mio cuore,
dove conservo il suo innocente belato
il suo ultimo gesto d'amore.
La Pasqua per me è dolcezza, ma
innegabile resta, anche tanta amarezza.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 26/03/2012 10:08
    splendida poesia, complimenti laura

5 commenti:

  • Anonimo il 04/03/2011 11:26
    Laura, si sentiva il profumo di festa hai reso l'idea della Pasqua... ma anche con poche parole il sacrificio e l'amarezza... complimenti Clacar
  • bruno guidotti il 24/03/2010 18:31
    Brava Laura, mi hai preso per mano e mi hai condotto in un tempo passato, che ho vissuto in prima persona con i miei da ragazzo. Ottima descrizione visiva e direi olfattiva, mi par di vedere e sentire il profumo di quei forni colmi di pane fatto in casa di arrosti e di torte. Ti rinnovo i miei apprezzamenti, e ti invio gli auguri di Pasqua.
  • Don Pompeo Mongiello il 26/02/2010 18:45
    Soprattutto la chiusa è bellissima, ma a me piace interamente. Brava!
  • loretta margherita citarei il 26/02/2010 17:28
    mi ricorda una novellla del Verga:Ciccotto, un maialino amico di una bimba poi ucciso x natale, bella poesia bravissima
  • Aedo il 26/02/2010 15:11
    Fai un viaggio nella tua memoria, ritrovando momenti di gioia, ma anche amarezza. Bravissima!
    Ciao
    Ignazio

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