Il tuo sguardo chiedeva amore
sulla banchina nebbiosa
i tuoi languidi occhi li ho forse fraintesi,
cercavano qualche altra cosa.
Le tue spalle sottili, incurvate dal freddo
avrei voluto abbracciare
e scaldare il tuo smarrimento
io per primo ho perso le forze.
Chi lo sà nel silenzio
anche tu hai visto qualcosa?
forse una speranza
o niente di niente
un'alternativa noiosa.
Il tuo corpo minuto vorrei
vicino al mio
col calore creare un'unione
simulacro di Dio
che ci dia le risposte
a quelle domande che non ci siamo mai posti
a bisogni contorti
sentimenti sepolti
che tu lasci seduti composti.