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Duha

Bisbigliano le parole oltre le mura,
le mani tremano di un amore immolato
e dietro ad una porta, nascosta, nasce la pena.
La folla trascina sotto i riflettori,
i capelli sono sciolti sulle spalle
ed il viso perso, in balia di una ragione stolta.
Una bambola scagliata sul terreno,
il viso martoriato dalla rabbia
e nell'ombra una donna silenziosa... che osserva.
Sotto l'abito scuro il suo cuore perde la ragione
ed il tempo conduce lento verso lo stesso fato.
Il respiro faticoso, un corpo disteso,
il desiderio di rialzarsi, le voci, la rabbia
... un pugno in volto, l'agonia.
La bambola torna ancora a giacere.
C'è rabbia nel sangue che scorre lentamente,
l'obbedienza macchiata nell'amore corroso,
una giacca gettata sulla vergogna
per una fanciulla ribelle, da castigare.
Sulla pelle la polvere, i brandelli
ed il capo senza volto, senza ricordi.
Le urla nel respiro esile tuonano assordanti
e continuano a colpire tra le ciocche insanguinate.
Le dita si fermano, non difendono più,
si accasciano tra sguardi di sordi spettatori.
Resta leggera la vita sotto gli occhi invisibili
sulla strada macchiata di sangue a Bashika.
Qualcuno controlla ancora,
Duha giace calda,
il cuore ha già smesso di battere.

 

l'autore Mariacarmela Ribecco ha riportato queste note sull'opera

Duha Khalil Aswad aveva solo 17 anni. Viveva a Bashika, in Iraq, e si era innamorata di un coetaneo sunnita suscitando riprovazione e scandalo. È stata uccisa a colpi di pietra il 7 aprile 2007.


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5 commenti:

  • Emilio Colaci il 13/03/2010 11:02
    Mi hai fatto tremare... sconvolgente... bellissima
  • Antonietta Mennitti il 07/03/2010 07:04
    Lapidata a morte... Questi episodi dobbiamo ricordarli sempre e non solo l'08/03 di ogni anno... Una prece per questa donna alla quale dei bastardi han tolto la vita!!!!! Complimenti Mariacarmela, la descrizione di questo massacro attraverso il tuo racconto
    mi ha colpito molto!
  • Anonimo il 06/03/2010 20:35
    È una storia triste scritta perfettamente, Ermetica, senza enfasi. Dura come poesia come la cronaca che descrive. Un caro saluto.
  • Anonimo il 06/03/2010 19:55
    Duha Khalil Aswad... ancora bambina... voleva diventare donna... ma quelle BESTIE, quei BASTARDI, quei MOSTRI a colpi d'odio hanno ucciso l'amore.
    DUHA KHALIL ASWAD... perdona le nostre mimose!
  • laura marchetti il 06/03/2010 19:09
    tristissima, surreale eppure realtà cruda così come l'hai egregiamente descritta, potrebbe essere una mimosa per quelle donne costrette a subire l'ignoranza che porta a simili orribili e deprecabili delitti mi hai colpita molto...

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