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Ma quale festa?

Mentre nei supermercati,
si distribuisce
la mimosa,
(è normale che se entri
compri qualcosa),
mentre l' uomo
innamorato la offre
alla sua morosa,
mentre si festeggia
infarcendo di parole
retoriche discorsi
esaltanti la donna,
è giusto che sottolinei
con questi versi,
quello che i miei
occhi stamani han visto,
mentre in ditta ritornavo
dopo aver, il lavoro, svolto.
Fuori da un cancello
di una fabbrica chiusa,
v'era un picchetto
di donne
che al posto delle mimose,
avevano appeso sul petto,
un cartello con su scritto:
"DA MESI QUATTRO,
SIAMO SENZA LAVORO,
non abbiamo più
nè soldi nè decoro."
Perdonatemi il disincanto
della mimosa,
del dolore la donna
spesso è sposa.

 

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0 recensioni:

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19 commenti:

  • Anonimo il 09/03/2010 21:50
    E chi ha orecchie da intendere, intenda! Bravissima! Grazie del gentile commento alla mia
    Giovanna
  • Don Pompeo Mongiello il 09/03/2010 08:17
    Condivido in pieno il contenuto di questa poesia. Ma vittime di questa società maledetta non è solo la donna, ma anche l'uomo. Piaciuta!
  • Anonimo il 09/03/2010 06:41
    [commento pieno di errori... copa della sigaretta fra i denti e del fumo neglio occhi]
  • Anonimo il 09/03/2010 06:39
    Condivido in pieno la tua bella poesia. Tutto diventa business in questa società, non c'è ricordo che non venga strumentalizzato dal mercato... e tu per distogliere l'attenzione dai problemi delle persone e dai valorio. Brava Loretta.
  • Anonimo il 09/03/2010 01:06
    Brava Lor... sai bene che la penso come te.. PIENAMENTE
  • Fabio Mancini il 09/03/2010 00:21
    Condivido pienamente l'ultima strofa. Tuttavia nell'azienda nella quale lavoro (Poste italiane) ad essere discriminati sono gli uomini, mentre le donne specie quelle più giovani e carine stanno facendo carriera, pur non avendone sempre i meriti. Quindi come vedi, la realtà lavorativa cambia da azienda ad azienda, da lavoro a lavoro. La cosa che non mi piace è la mentalità maschilista (tutta italiana) di considerare la donna come un oggetto indiscriminato del proprio piacere. E molte volte si vogliono far passare comportamenti superati per modernità. Sì, anche questo è un grande inganno nel quale cadono molte donne. A proposito... auguri! Ciao, Fabio.
  • esther iodice il 09/03/2010 00:13
  • Anonimo il 08/03/2010 22:59
    una realtà che umilia non solo la donna ma tutta la famiglia, è la fabbrica Italia che non funziona, portando al sacrificio tutti i giorni dell'anno, specialmente le donne che sono il perno della famiglia. ti do simbolicamente la mimosa dolce Amica mia perchè tu ne sei il simbolo. baci, bacioni Salva.
  • Marcelllo Barbuscio il 08/03/2010 22:41
    Onore a te, Donna grande e grande poetessa, che vedi che ben poco c'è da festeggiare quando la situazione è quella che hai rappresentato.
    La festa è un'altra cosa... non una gialla mimosa.
    Ti abbraccio... M, arcello
  • tania rybak il 08/03/2010 22:40
    è pure sembra che nessuno vuole comprendre questa tragedia dell'umanità. dall'altra parte ho osservato che molte donne decidono di farsi oggetto degli uomini metendo
    le t... in primo piano, per comprare la visibilità. è triste che la donna ancora oggi è la priggioniera della sua priggione, pur credendo di essere tanto emancipata. basterrebbe essere comprese senza dimostrare nulla a nessuno. brava, reale, sintetica e sincera. 10 stelle
  • B. S. il 08/03/2010 22:17
    In effetti questa data dovrebbe commemorare un evento importante... ma come sempre sono riusciti a farla diventare una festa commerciale. Le donne hanno bisogno
    di comprensione e aiuto, sono la colonna portante di un sistema che permette agli uomini di fare anche carriera... a famiglia, figli, anziani, pensano le donne, che spesso
    lavorano e non sono tutelate da nessuna politica.
    Bella poesia Lor, grazie.
  • Fuvell Altego il 08/03/2010 22:13
    Come non cogliere nella tua poesia, la drammatica realtà che si vi ogni giorno in prima persona, o alle persone a noi vicine o alle persone della ditta a fianco. E quando nell'aria si diffonde la tristezza, il concetto di festa passa in secondo piano. Anzi il giorno di festa diventa il giorno della costatazione dei problemi.
  • Anna G. Mormina il 08/03/2010 21:59
    ... la donna è sposa, madre... queste situazioni, le viviamo anche noi... brava Lor!
  • Ezio Grieco il 08/03/2010 21:41
    ... e si, ci sarebbe tanto da dire sulla..."festa delle donne"...
    ... i casi sono due: o la si festeggia tutti i giorni la donna... madre, compagna, moglie, amante; o la si ripudia... approdando... nell'altra sponda.
    ... comunque sono scelte di vita, e mai per un... solo giorno.
    ... un mazzettino di mimose da parte mia...
    cl
  • karen tognini il 08/03/2010 21:37
    La realtà... fa il funerale alla festa!!!... bravissima!
  • Anonimo il 08/03/2010 21:25
  • Cinzia Gargiulo il 08/03/2010 20:57
    Odio la festa della donna, dovrebbe essere non una festa ma una commemorazione ma le feste fanno arricchire...
    Bella e profonda riflessione!
    Ciao...
  • Anonimo il 08/03/2010 20:50
    Bella scrittura da professionista. Narri cose che condivido pienamente.
  • Simone Scienza il 08/03/2010 20:49
    Certo Lor, rispondiamo in maniera automatica a ricorrenze e luoghi comuni, mentre attorno a noi in triste rassegna, i purtroppo soliti aspri problemi.

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