Ho bevuto dal tuo bicchiere l'altra sera a cena
mentre orientavi i tuoi pensieri di candida neve
su argomenti seri del tipo... salviamo la terra...
ora o mai più... adesso noi tutti lo dobbiamo
e con gli occhi di chi spera e mai si arrende mai
mi hai parlato dei progetti e sul da farsi subito
ho sentito la tua voglia contorcersi in me perdutamente
e ho sognato anch'io con te.
Intorno al tavolo apparecchiato le notizie alla tv
hanno lo stesso sapore ogni sera
cambia il giorno ma il menù resta uguale.
Tu in mezzo a noi ritorni a parlare di ieri
e della necessità di una speranza
di una visione meno catastrofica.
Sentirti a volte è come cantare a squarciagola...
liberarsi da un fardello troppo grande
non arrendersi mai o semplicemente illudersi.
Se ti dico che oggi dal balcone di Manu
la realtà era surreale di fronte all'immenso che tu sai
in poche parole tutto mi sembrava perfetto.
Il gabbiano che volava sull'ondulato mare in cerca di cibo
era il mondo per me in quel momento... equilibrio puro
nulla di terrestre
nulla che potesse far pensare veramente
a questa complicata vita.