Io dolorosa avverto la tua assenza,
il peso sento della tua mancanza
che assume al fine tale consistenza
che il vuoto rende pieno di sostanza.
Non so descriver poi la sofferenza
mentre mi giro nella vuota stanza.
Per me sei diventata un'esigenza,
a te volgo il pensiero con costanza.
Ed ora che finita è l'astinenza,
che percepisco la tua vicinanza,
la gioia infinita della tua presenza
riesce a cancellare ogni carenza,
mi comunica un senso di abbondanza
di te, di cui non riesco a fare senza.