La spiaggia infuocata
rivelò le forme
continuazioni ondose
di dune
bianche
L'aria tremava
in una danza
al cielo
gonfio di luce
e privo di ombre mobili
per nuvole smarrite
tra venti
timidi
Ruotarono sette volte
bilie di vetro
nel cappello
poi insieme si fermarono
al centro esatto
con un tocco
Le vele a largo
smisero di gonfiarsi
gabbiani in volo
cominciarono a posarsi
le mani in dolce frenesia a cercarsi
il suono
lentamente
sollevarsi
Riflesso al raggio
paradossale
spostarsi l'aria
in fondo al fondo
immenso
tenace
fin dentro
al dentro
tra qualche oggi
misterioso ingegno...
L'ottavo giorno
quello fu
il segno.